A casa, per parecchi giorni e senza scuola.
O, meglio, con una scuola diversa. Fatta di esercizi da svolgere e qualche videolezione.
È quello che in questi giorni di emergenza stanno vivendo gli studenti di tutta Italia.
Da insegnante e tutor dell’apprendimento sono vicina alle famiglie.
Sì, perché forse non ci si rende abbastanza conto che stare di fronte a una “scuola ologramma”, tutta da riorganizzare insieme ai propri figli, non è esattamente una passeggiata di salute.