Il mio lavoro
Metodo di studio | Potenziamento degli apprendimenti | Formazione nella comunicazioneIn questa pagina ti racconto cosa posso fare per te. Non ho bacchette magiche, nè ricette della felicità. Possiamo fare insieme un pezzo di strada. Lungo il percorso apprenderai come studiare, come migliorare il tuo modo di imparare e come comunicare con più gusto ed efficacia.
TUTOR DELL’APPRENDIMENTO
Mi occupo di consulenze individuali a studenti con DSA o con difficoltà scolastiche realizzando insieme a loro potenziamenti delle aree di apprendimento della scrittura, del calcolo, della comprensione del testo e della lettura, insegnando strategie di metodo di studio coerenti con il proprio stile di apprendimento.
Difficoltà scolastiche: quali tipologie e cause?
Le motivazioni di un disagio scolastico vanno opportunamente valutate e approfondite.
Possono avere origini motivazionali, relazionali, strutturali (ad esempio la mancata frequenza alle lezioni per periodi prolungati), organizzative (il metodo di studio è inesistente o inefficace per lo stile di apprendimento che si possiede), oppure essere legate alle aree di apprendimento o alla presenza di alcuni deficit intellettivi e fisici.
Sul piano specifico dell’apprendimento, possiamo parlare di difficoltà scolastiche (dovute a molteplici fattori che vanno indagati in modo da offrire gli strumenti più adeguati per far fronte alle diverse situazioni) oppure di Disturbi Specifici dell’Apprendimento (i più noti sono quelli che riguardano l’area di apprendimento della lettura come la Dislessia, oppure quelli che interessano l’apprendimento della scrittura come la Disgrafia e la Disortografia, o ancora quelli che riguardano il calcolo e il problem solving come la Discalculia e, per certi aspetti, il Disturbo di Comprensione).
DSA, PDP, PEI… come orientarsi?
Spesso, in seguito alla diagnosi di DSA o di deficit per esempio legati all’attenzione, segue un momento in cui la famiglia non sa proprio come muoversi. A scuola i docenti parlano di strumenti dispensativi e compensativi, di PDP (piano didattico personalizzato) e, nel caso in cui ci siano difficoltà più profonde, di PEI (Piano Educativo Individualizzato).
Le domande che la famiglia e lo studente si fanno sono davvero molte e in mezzo a queste sigle, utilissime per sbloccare le situazioni e iniziare a trovare soluzioni nella quotidianità scolastica e familiare, spesso ci si sente inadeguati e poco preparati.
Dunque cosa fa un tutor dell’apprendimento?
Il lavoro del tutor dell’apprendimento – quindi il mio lavoro – nasce da questa esigenza di capire cosa stia succedendo, di far luce tra le “scartoffie”, di tenere un canale aperto tra famiglia e scuola e di trovare insieme un metodo di studio e un allenamento all’apprendimento che possano sostenere chi è in difficoltà riattivando la sua motivazione e tenendo come obiettivo l’autonomia e il benessere dello studente e della sua famiglia.
FORMATRICE NELLA COMUNICAZIONE
Il mio lavoro di formatrice – rivolto principalmente a insegnanti, professionisti del mondo dell’educazione, operatori del terzo settore e genitori – consiste nel progettare e realizzare percorsi di formazione sui temi della comunicazione interpersonale, interculturale e organizzativa.
A chi mi rivolgo?
Alle scuole
Sono Docente Esperto in alcuni Istituti Superiori del territorio veneto all’interno dei Progetti PON (Programma Operativo Nazionale per lo sviluppo della scuola) che riguardano la comunicazione e collaboro alla realizzazione di alcune Scuole Genitori, cicli di incontri sulle tematiche relazionali (comunicazione e momenti dedicati all’apprendimento) tra genitori e figli nell’età della preadolescenza e adolescenza.
Alle organizzazioni del terzo settore
Mi occupo della progettazione e della realizzazione di cicli di incontri sulla comunicazione interculturale e sul ruolo dei media nella costruzione dell’opinione pubblica per le realtà associative che operano nei campi dell’intercultura e dei mass media.
Ai professionisti dell’educazione
Mi occupo di laboratori e percorsi di formazione su tematiche relative alle abilità di vita – empatia, ascolto attivo, assertività e pensiero divergente – utili a nutrire le relazioni interpersonali, il ben-essere, il ben-stare e il potenziale della persona, in tutti i contesti della vita quotidiana (lavoro, scuola, famiglia). I percorsi insegnano ad utilizzare, per esempio, le mappe mentali, uno strumento utile all’apprendimento e al pensiero divergente, radiale e creativo, che sostiene il professionista nell’organizzazione delle idee e nella loro applicazione.