Un altro dei temi, o meglio delle domande, che la serie Tredici ha acceso in me pensando a come “evitare” che una situazione vagamente simile si presenti un giorno in uno degli istituti dove insegno o faccio consulenza, è quello della didattica inclusiva.

No, la serie Tredici non parla assolutamente di didattica inclusiva, quindi da questi episodi non aspettatevi alcun riferimento a tecniche o modalità efficaci da adottare in aula.

Nella serie televisiva americana emerge più volte la necessità, da parte di studenti e insegnanti, di una figura di cura e ascolto in grado di essere autentica. Una figura con il compito di sostenere e nutrire il benessere e la salute dei ragazzi e del personale scolastico.

Il collegamento è nato dentro la mia testa. Ho associato la situazione di molti ragazzi che incontro ogni giorno tra i banchi di scuola alla mia volontà di adulto e docente. Una volontà che mi spinge ad attivare tutte le azioni preventive possibili (spesso si tratta di tentativi ironici), affinché gli episodi di solitudine ed etichettamento di alcuni ragazzi, a fronte di difficoltà scolastiche o fisiche evidenti, siano sempre meno numerosi.

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