Una delle tematiche che la serie tv Tredici ha portato a galla, come dicevamo nell’articolo precedente, è quella dei nativi digitali e di come, di fatto, la tecnologia abbia drasticamente mutato la quotidianità dei giovani e, dunque, anche quella degli adulti che con loro si relazionano quotidianamente.

Genitori, insegnanti, allenatori, adulti in generale: un popolo di – concedetemi l’espressione e prendetela con ironia – “analfabeti tecnologici” che da adolescenti scrivevano lettere, cartoline o e-mail e prendevano accordi su dove vedersi e cosa fare con gli amici usando il telefono di casa e, nei casi meno disperati, via sms. Questi eravamo noi, classi 1965-1990.

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