Argomentare significa saper ragionare e in seguito condividere il proprio pensiero. Avete presente le matrioske? Con il ragionamento vale lo stesso principio: non fermatevi, fino a quando non arriverete al cuore della questione.

Vediamo di iniziare subito con un esempio: secondo voi, è la stessa cosa dire: “Praticare sport è importante” oppure “Praticare sport è importante perché ci aiuta a condurre uno stile di vita sano, rafforza il sistema immunitario, aiuta la socializzazione”? Direi proprio che queste due frasi appartengono a due universi differenti: la seconda spiega e argomenta, offre riflessioni utili a dimostrare la bontà della tesi enunciata.

Il testo argomentativo è come la seconda frase: un tipo di elaborato che viene scritto con l’obiettivo di comunicare alcune riflessioni ed opinioni in merito ad un argomento sul quale ci viene richiesto di ragionare.

La struttura di questo testo è la seguente:

Tesi  Espongo una tesi in relazione ad un argomento, ovvero costruisco un’opinione che poi andrò a difendere presentando delle buone motivazioni (per buone intendo BUONE… non basta certo scrivere: “Perché lo dico io”).

Argomenti a favore  Sostengo la tesi con diversi argomenti a favore, interpellando e citando all’interno dello scritto anche fonti accreditate che sono in linea con il mio pensiero o presentando delle prove pertinenti, chiare e complete.

Argomenti contro  Introduco anche le antitesi, ovvero i punti di vista contrari o comunque in opposizione rispetto alla mia tesi, facendo in modo che queste opinioni inizialmente incompatibili con il mio pensiero lo rendano ancora più forte e ricco di valore.

Una questione di stile  La vostra opinione dovrà essere valida e ragionata, tra le più convincenti. Immaginate di essere un avvocato nella sua arringa finale: il discorso più convincente è quello che offre esempi concreti nei quali l’interlocutore può riconoscersi. È il discorso che coinvolge maggiormente grazie a competenza linguistica ed enfasi, quello che tiene conto di tutte le critiche possibili, anticipandole e sfruttandole per dare maggiore forza alla propria argomentazione. La presentazione di motivazioni e prove che sostengono la bontà della vostra tesi è senza dubbio fondamentale.

Mi raccomando: forma semplice e chiara, arricchita da una varietà di connettivi testuali. Per esempio, per non ripetere ad ogni capoverso il connettivo “dal mio punto di vista”, potete usare queste alternative: “per quanto mi riguarda”, “la mia opinione è”, “ritengo che”, “a mio parere”… insomma, ci siamo capiti. Come dico sempre ai miei studenti: “Esiste il vocabolario e pesa anche un sacco: usiamolo e non facciamogli prendere solo la polvere!”.

Empatia ed eleganza In un testo argomentativo, tenere sotto controllo il linguaggio è fondamentale. Dovete chiedervi chi è il vostro interlocutore e come fare a comunicare nella maniera adeguata le vostre opinioni senza suscitare reazioni negative, fastidio, noia. Dovete essere capaci di coinvolgere il lettore, senza rischiare di offendere o turbare chi non la pensa come voi.

Le conclusioni – Nella parte finale del testo potete rafforzare ulteriormente la vostra posizione oppure immaginare soluzioni o proposte per il futuro. Una citazione coerente con il tema affrontato potrebbe essere utile e di effetto, a patto che conosciate a fondo l’opera da cui traete spunto.

Un ultimo consiglio per fare un buon lavoro: ricordate che costruire una mappa mentale prima di scrivere il vostro testo vi aiuterà a fare chiarezza navigando a vele spiegate tra i vostri pensieri.

State pensando: “in teoria è tutto chiaro ma in pratica come si fa?!“. Niente paura, è in arrivo un post con un esempio tutto per voi!