Come si scrive un articolo di giornale? Durante le vacanze di Natale, molti studenti che si stanno preparando ad affrontare la Maturità mi hanno rivolto questa domanda. Dividerò questo post in due parti: ecco la prima, molto generica, ma comunque necessaria per inquadrare l’argomento.

Niente panico, l’articolo di giornale è solo un tema che si chiama con un altro nome – Mentre scrivo queste righe di consigli rivolti agli studenti che per la prima volta si cimentano nella stesura di un articolo di giornale, sorrido. Sorrido perché negli anni ho visto gli occhi sbarrati di decine di studenti di fronte a questa frase: “Potete scegliere se sviluppare la traccia utilizzando la forma dell’articolo di giornale oppure quella del saggio breve”. Silenzio, panico, sguardi smarriti. Ragazzi non c’è nulla di cui preoccuparsi, articolo di giornale e saggio breve costituiscono solo due diverse modalità di comunicare un pensiero, sono due differenti forme stilistiche, o ancora, rappresentano due opportunità per sviluppare un tema. Scegliete quella più affine a voi. Ecco, la parola “tema” rassicura sempre un po’…

Da dove si comincia? Un giretto in edicola – La prima cosa che dobbiamo fare è un giretto in edicola. Lo facciamo per capire la differenza tra quotidiano e rivista. Entrambi sono giornali, si possono sfogliare e leggere, ma hanno caratteristiche radicalmente diverse. Il quotidiano esce ogni giorno ed è suddiviso in varie parti, a seconda del tema trattato: cronaca, politica, economia, cultura, sport; i quotidiani, a loro volta, sono suddivisi in nazionali (che coprono le notizie della nazione) e locali (che coprono le notizie della città e del territorio in cui vivete). Esistono poi delle specifiche ulteriori in base all’argomento trattato: per esempio, esistono testate che si occupano solo delle notizie relative ad economia e finanza.

La rivista invece può essere settimanale, mensile, trimestrale o semestrale e tratta argomenti specifici, a volte traendo spunto dalla cronaca: cucina, sport, natura, scienze, gossip sono solo alcuni esempi. Una volta notata questa differenza tra le due grandi famiglie della carta stampata (ai media on-line dedicheremo una sezione speciale), è bene decidere se vogliamo scrivere un articolo per un quotidiano oppure per una rivista. Stile, linguaggio e modalità di raccolta delle informazioni sono differenti, poiché quotidiani e riviste si rivolgono a pubblici differenti e hanno obiettivi diversi: il quotidiano dovrebbe informare ed approfondire alcuni temi in relazione alle notizie ritenute più rilevanti, mentre alla rivista è affidato il compito di informare, approfondire e anche intrattenere, rispondendo alle necessità e al gusto personale di chi ha acquistato quel prodotto editoriale per saperne di più su un determinato argomento.

A questo punto, uno degli studenti più attenti, mi rivolge sempre una domanda interessante: “Chi sceglie se la notizia è rilevante? Quali sono i criteri?”. In questi due post non tratteremo nel dettaglio la questione, rimandandola ad un approfondimento sui media, l’ufficio stampa e la creazione dell’opinione pubblica; nel prossimo post, ci limiteremo ad elencare i valori notizia più comuni, per aiutare gli studenti a tenere in considerazione quali elementi è bene non dimenticare scrivendo un articolo.

Come è fatto un articolo? – Per scrivere un articolo di giornale, sarebbe bene aver sfogliato un quotidiano o una rivista almeno una volta. Come noterete, ogni contenuto ha un titolo, un sottotitolo che in gergo giornalistico si chiama “occhiello” e un testo organizzato in colonne (per i giornalisti si chiamano moduli e rappresentano l’unità di misura con la quale vengono incasellati i testi nei vari spazi liberi per la costruzione delle pagine). Voi dovrete fare lo stesso, ma non in quest’ordine. Solitamente, soprattutto per chi è alle prime armi, è bene scrivere l’articolo per poi dedicarsi al titolo e all’occhiello.

Titolo e occhiello sono la stessa cosa? – Chiariamo subito la differenza tra questi due termini, indicandone la funzione all’interno del testo. Il titolo ha la funzione di catturare l’attenzione del lettore, incuriosendolo a leggere le righe successive; può essere scritto utilizzando parole del testo, frasi virgolettate, modi di dire che insistano sull’argomento trattato. Il titolo ha poche battute a disposizione, quindi deve essere breve e incisivo. Nella stesura dell’occhiello invece ci possiamo dilungare maggiormente poiché ha la funzione di specificare il titolo, di chiarirlo, di dare alcune informazioni in più. Vi basti pensare che leggendo titolo e occhiello un lettore dovrebbe già essersi fatto un’idea abbastanza chiara e definita della notizia che, se vorrà, potrà leggere nel dettaglio nel testo dell’articolo. Non dimenticate che il titolo serve ad incuriosire il lettore… quindi colpite nel segno!

Concludo questo primo post invitandovi a fare un piccolo esercizio… leggete due o tre articoli di gionale (quotidiano o rivista, come preferite), coprendo il titolo con un foglio. Poi provate voi stessi a titolare i pezzi che avete letto!

Buon esercizio e alla prossima settimana, con il secondo post su questo argomento.