Moltissime storie aziendali, di cui io stessa sono stata una privilegiata e meravigliata testimone durante alcune ricerche sull’imprenditorialità nel Nord Est, parlano di successi legati al superamento di una crisi.

Ecco che coordinate tangibili come gli investimenti corretti e lungimiranti,  l’aumento del fatturato, la buona gestione del personale, la crescita della domanda e l’adeguata produzione dei beni richiesti possono essere ulteriormente rafforzate, potenziate ed arricchite prestando attenzione ai processi e alle relazioni che danno forma all’organizzazione.

Se è importante tenere conto delle variabili logiche, tecniche ed economiche, è altrettanto fondamentale intendere l’organizzazione come un insieme di soggetti che creano e costruiscono, che sono dunque attori attivi di un paesaggio in cambiamento. Le aziende e le organizzazioni competitive, in grado di far fronte ai problemi nati dal cambiamento repentino e continuo del mercato,  si rivelano capaci di riconoscere il valore di beni intangibili come il clima aziendale e la cultura d’impresa.

Karl Edward Weick, noto sociologo dell’organizzazione, usa una metafora molto convincente e immediata nella sua forza: «L’organizzazione dipinge il proprio scenario, lo osserva con il binocolo e cerca di trovare un sentiero nel paesaggio». In altre parole, le persone che lavorano all’interno dell’organizzazione, attraverso le loro relazioni, interazioni e pratiche, costruiscono il senso dell’organizzazione stessa.

Qui sta il punto: quali sono le keywords che aiutano a descrivere le pratiche organizzative più efficienti?

Come abbiamo detto poco fa, quando si pensa a un’organizzazione di successo, solitamente le keywords più ricorrenti per descriverla fanno riferimento al versante economico e gestionale: investimenti corretti e lungimiranti,  aumento del fatturato, buona gestione del personale, crescita della domanda e adeguata produzione dei beni richiesti.

Ecco che queste variabili vitali per l’organizzazione e il suo collocamento nel mercato, riconfigurate opportunamente in un’ottica in cui i soggetti vengono considerati come il principale motore di quella realtà,  da parole chiave si trasformano in obiettivi da raggiungere.

Quanto più un’organizzazione sarà consapevole ed attenta alla componente umana, simbolica e culturale dell’ambiente di lavoro, tanto più le variabili tangibili avranno respiro ed efficacia al di fuori delle mura aziendali.

Gli attori organizzativi sono così fondamentali da tracciare la strada che percorrerà l’organizzazione e da influire, positivamente o negativamente, sul suo successo: «Nella vita organizzativa – è bene ricordarlo – le persone producono parte dell’ambiente che affrontano» (Karl Weick).

Ecco alcune delle parole chiave che possono aiutarci ad affinare il nostro sguardo sull’organizzazione per renderla un’organizzazione attenta ai suoi processi interni, che definisce il proprio valore a partire dai soggetti e dalle loro pratiche relazionali, simboliche e culturali.

Nelle prossime settimane dedicherò un post ad ognuna di queste  parola chiave… la mia preferita, neanche a dirlo, è resilienza!

1. Resilienza – Mi piego ma non mi spezzo: cambio solo forma.

2. Visione – Vivere qui ed ora, ma con lo sguardo rivolto al futuro.

3. Apprendimento – Uscire dalle cornici ed osservarle dall’esterno.

4. Etica – Praticata o soltanto dichiarata?

5. Le inter-azioni –  Atteggiamenti, aspettative ed emozioni giocano un ruolo fondamentale nella vita organizzativa.