La parola “skam” in norvegese significa peccato, vergogna.

E chi, da adolescente, non si è mai vergognato di qualcosa che ha fatto o che ha detto?

O, ancora, che è stato detto nei suoi confronti, rimuginando per ore, giorni, mesi su frasi che sono sembrate ingiuste o sbagliate, su decisioni mai prese, su azioni compiute di getto, anche solo per dare fastidio o gridare con forza un “Lasciami stare, lasciami libero, lasciami piangere, lasciami ridere!”.

Skam è anche il titolo di una serie televisiva sull’adolescenza che nel 2015 ha letteralmente spopolato prima in Norvegia e poi, nel 2019, anche in Italia, grazie ad un remake con protagonisti i ragazzi di un liceo romano.

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