Il riassunto sarà il primo di alcuni articoli sulle tipologie testuali. In queste ultime settimane, mi sono resa conto che scrivere un riassunto può dare qualche problemino anche agli studenti più preparati.

La metafora che più mi piace per descrivere questa operazione non banale è quella della carta geografica: per riprodurre la realtà in scala disegnando per esempio una carta geografica, bisogna studiare, misurare e suddividere attentamente ogni parte della realtà che si vuole riprodurre. Allo stesso modo, per scrivere il riassunto di un testo, è necessario smontare il testo in sequenze per poi riassemblarlo senza cambiarne il senso, ma semplicemente lavorando sulle sue dimensioni e facendo un’accurata selezione delle informazioni realmente rilevanti. Mi piace dire che il riassunto è una rappresentazione in scala del testo, ovvero è uguale nel senso e nel significato, anche se meno dettagliato (fa anche rima!).

Qualunque testo abbiate da riassumere, non scoraggiatevi, le informazioni le avete tutte sotto al vostro naso, si tratta solo di selezionarle accuratamente e di seguire alcuni passaggi che vi consiglio caldamente.

Prima fase: leggere il testo e scovare le sequenze. Leggete il testo, a partire dal titolo (Mi spiegate perché troppo spesso ignorate il titolo come se non ci fosse? Poveraccio…se c’è vorrà dire che ha una sua funzione! Solitamente è quella di anticipare le informazioni importanti e di invogliare il lettore. Partendo dalla lettura del titolo, inoltre, sarà più facile fare inferenze e dunque crearsi un’idea di ciò che verrà raccontato e che magari già conosciamo. Funzione primaria del titolo, detto tra noi, è dunque quella di farci fare meno fatica!). Mentre leggete, suddividete il testo in sequenze. Qui voglio essere molto chiara. Cosa significa suddividere un testo in sequenze? Significa mettere dei segni con la matita a bordo pagina, indicando quando inizia una nuova sequenza. Ogni sequenza, per essere definita tale, è autonoma nel suo significato. In altre parole, siete in presenza di una nuova sequenza quando vi è un cambiamento rilevante nella vicenda, ovvero quando compaiono nuovi personaggi, quando viene inserito un dialogo, una riflessione particolare, una descrizione di un luogo o di un fatto oppure una nuova narrazione. Anche il cambio del luogo e del tempo in cui si sta svolgendo la vicenda ci può dare un indizio per reperire una nuova sequenza.

Seconda fase: dare un titolo a ciascuna sequenza scovata. Una volta suddiviso il testo in tutte le sue componenti più importanti, è giunto il momento di nominarle. Per ciascuna sequenza, trovate e scrivete un titolo informativo (lungo come una frase) che possa raccontare ciò che succede in quella parte di testo. Questi titoli dovranno contenere sempre le risposte a queste semplici domande: chi sono i personaggi? Di quale argomento si parla? Se avviene un’azione, quando e come avviene?

Terza fase: accostare tra loro i vari titoli e ritrovare il senso del testo. Arrivati a questo punto, siete ormai alla fine del compito. Avendo lavorato sui titoli delle sequenze, sarete sicuri di riportare nel vostro riassunto tutte le informazioni importanti. Mettete insieme i titoli, aggiungendo i giusti connettivi testuali (infatti, poiché, siccome, etc.) e facendo attenzione a non ripetervi mai, poiché nel riassunto le informazioni vanno date una sola volta e non si deve essere ridondanti nell’esporre i concetti. In altre parole, adoperate un ulteriore lavoro di limatura ai titoli, rendendoli narrativamente più gradevoli e in armonia tra loro.

Quarta fase: tenere conto di ciò che non bisogna fare. Una volta scritto il vostro riassunto, controllate di aver trasformato in terza persona i discorsi diretti (nei riassunti niente virgolette e dialoghi mi raccomando!) e di non aver dato giudizi o commenti personali. Ricordate, il riassunto è come una cartina geografica, riproduce in scala la realtà…pertanto, non aggiungete ciò che nella realtà non è presente!

Buon lavoro e buoni riassunti! Nel prossimo articolo, tratteremo la descrizione.